Si chiede alle Associazioni Antiracket Antiusura del territorio Etneo quali scenari possono presentarsi a causa di questo grave evento di pandemia. Abbiamo chiesto ai nostri iscritti e ad altri operatori economici come stanno vivendo questo periodo. Ci hanno risposto mettendo in evidenza i loro sentimenti, le loro preoccupazioni a questo disastro, noi li abbiamo riassunti con questa espressione di vita reale. Chi non sta lavorando a causa del COVID 19 ed è costretto lo stesso a pagare le utenze, il mutuo, le rate per il credito al consumo, le tasse, l’affitto, la spesa che aumenta, nessuno ti aiuta, in banca sei già al limite del fido, non puoi prelevare e far fronte agli impegni presi, La disperazione del momento, il mondo ti crolla addosso, il pensiero di essere iscritto al CRIF è tragico, si diventa deboli, si pensa che dopo anni ed anni di sacrifici per portare avanti l’azienda di famiglia tutto si vanifica con l’obbligo di stare a casa, questa pandemia ci obbliga a fermarci, ma la famiglia ha comunque bisogno e si è costretti a far fronte alle scadenze. Si avvicina da te l’amico buono, che ti propone un aiuto immediato, pensi subito di avere di fronte il tuo salvatore, lo abbracci e ottieni subito un prestito, ti risolve il problema, tanto non appena si riprende a lavorare, si restituisce tutto subito e si salva l’azienda. Intanto lo Stato per la nostra salute ritarda i tempi, le aperture sono sempre più distanti, il debito aumenta, l’amico ti dà una pacca sulla spalla dicendoti “ti aspetto”, ma ogni giorno che passa il tassametro gira in modo vorticoso, tu non te ne accorgi, ti fidi di chi ti ha aiutato, magari chiedi ancora qualcos’altro per andare avanti e lui senza battere ciglio ti dà quello che ti serve, ah che persona buona ho trovato. Si riprende l’attività, la gioia di ripartire, di lavorare, di guadagnare, di onorare le scadenze, di rimettersi in moto, ma non tutto ritorna come prima, l’amico buono si presenta portandoti il conto, un calcolo di interesse salatissimo che ti mette in imbarazzo, ti confonde, non sai come ritornargli quel prestito, ma fiducioso delle tue forze, vai avanti e ti scommetti, cominci a restituire somme mensili, ma non bastano mai, la restituzione si raddoppia, vengono gli incubi, si cerca di andare avanti per affrontare anche questo, però non si riesce a rientrare, l’amico si avvicina e ti propone di cedere l’azienda, però ti lascia a guidarla con il tuo nome, diventi un impiegato con il minimo dello stipendio e ti devi stare zitto se no finisce male. Sono scenari già visti, l’anti Stato che come un’aquila aggancia la sua preda, si impossessa di aziende appetibili per riciclare denaro di provenienza illecita, la mafia che entra nel circuito legale. Sappiamo bene che questo fenomeno esiste da tantissimo tempo, da sempre, dobbiamo arginare le infiltrazioni mafiose e criminali, lo Stato c’è, ma bisogna affrontare la burocrazia che a volte diventa una maledizione come quella che affrontava Sisifo, un personaggio della mitologia Greca. L’Associazione Antiracket Antiusura Libera Impresa si impegna a sostenere le imprese in difficoltà, di seguirli in tutte le circostanze, indirizzarle verso i fondi di rotazione che servono ad alimentare economicamente le imprese in difficoltà, vedi l’articolo 15 della legge 108/96, altri supporti messi in atto dai CONFIDI, insomma, bisogna conoscere tutti gli strumenti per combattere il problema per fare ripartire le nostre attività in sicurezza. Il nostro imperativo è di rivolgersi sempre al credito legale, di denunciare ogni altra forma di finanziamento poco trasparente, debellare questi sciacalli che nel momento di difficoltà depredano le aziende sane del nostro territorio. Noi ci siamo e vi mettiamo a disposizione i nostri contatti 331/3274065.

DENUNCIATE !!!