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Oggi (19 dicembre) alle 12,00 nella biblioteca dell’Ordine degli Avvocati, nel Palazzo di Giustizia, in piazza Verga, il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catania, Antonino Guido Ninni Distefano e il presidente di Libera impresa, Rosario Cunsolo, hanno firmato, presentandone i contenuti, il protocollo d’intesa antiracket, tra il Coa e l’associazione Antiracket Antiusura Libera impresa.
La vice prefetto, Sarita Giuffrè, presente all’incontro, è stata tramite e parte attiva di questa iniziativa.
L’intesa è mirata a sviluppare attività formative, destinate a imprenditori e commercianti, sulla legislazione e sugli iter normativi per il riconoscimento dei benefici accordati alle vittime dei reati di estorsione e di usura, nonché a rendere incisiva la presenza delle istituzioni nella lotta a un fenomeno così odioso.
Durante la presentazione la vice prefetto Sarita Giuffrè ha sottolineato l’importanza e la finalità di questo protocollo, che è quella di dare risposte a quella cittadinanza che “è afflitta da questo fenomeno che non è altro che l’espressione della presenza forte della mafia sul territorio. Un parassitismo che genera paura, danni economici e, di riflesso, disoccupazione”.
Quindi il presidente del Coa, Antonino Guido Distefano, ha sottolineato: “Questo protocollo intende dare un segnale importante a tutta la cittadinanza: l’Ordine degli Avvocati è una istituzione presente sul territorio a tutela della legalità. Con questa intesa abbiamo voluto dare un segnale per consentire una svolta reale e risposte concrete. Le aziende colpite da questo fenomeno così odioso hanno bisogno di assistenza a più livelli. Sia nella fase iniziale, quella della richiesta estorsiva, sia nel momento in cui è necessario costituirsi come parte civile. E qui l’Ordine degli Avvocati darà un supporto concreto mettendo a disposizione dei legali, anche quando occorrerà ricostituire il tessuto economico dell’azienda, perché esistono molte agevolazioni per le quali è necessaria anche una consulenza e un aiuto tecnico. Gli avvocati del Foro saranno in prima linea”.
Rosario Cunsolo, presidente di Libera impresa ha quindi spiegato: “È importantissimo dare un supporto alle vittime di estorsione, di usura e della criminalità organizzata. Sono vittime di mafia che hanno bisogno del sostegno di professionisti veramente validi. Noi siamo costituiti dal 2013 e da allora abbiamo portato almeno una quarantina di denunce. In questo arco di tempo ci siamo sempre costituiti parte civile, abbiamo sempre accompagnato le nostre vittime, a tutti i livelli, per questa ragione abbiamo bisogno di avere una consulenza di prestigio come quella del Coa”.
A suggellare la firma lo scambio di doni, due manufatti in ceramica siciliana, tra il Coa e Libera impresa.
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