La legalità come esigenza fondamentale della vita sociale per pruomovere il pieno sviluppo della persona umana e la costruzione del bene comune è stato l’argomento di cui si è discusso lo scorso 20 novembre dell’aula magna dell’istituto tecnico Industriale G. Ferraris e del Liceo Scientifico Antonino Russo Giusti di Belpasso, nell’ambito dell’iniziativa denominata ” Ora di Legalità”, promossa dall’Associazione Antiracket Antiusura Libera Impresa di Belpasso e rivolta a tutte le scuole del territorio
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All’incontro introdotto dal prof. Vito Sapienza, vice preside dell’Istituto e moderato dal Dott. R. Cunsolo Presidente di Libera Impresa, hanno preso parte il Dott. Andrea Ursino, Magistrato della DDA di Catania, l’Onorevole Dott. Nello Musumeci Presidente della Commissione Antimafia all’ARS, Il sindaco di Belpasso Dott. Carlo Caputo, il Luogotenente Dott. F. Leotta responsabile della tenenza G.d.F. Paternò.
Ad aprire la serie degli interventi è stato il Dott. Ursino che, dopo aver sottolineato l’impegno dello Stato a difesa della legalità e all’azione della Magistratura nella repressione di un fenomeno duro a morire, come quello rappresentato dalla criminalità mafiosa, ha illustrato i vantaggi della legalità rispetto agli svantaggi della illegalità.
Quindi è stato il turno del Presidente della commissione Antimafia Dott. Nello Musumeci che, dopo avere invitato ad evitare facili generalizzazioni ha precisato che la politica non è soltanto quella di cui purtroppo parlano i numerosi scandali dei quali sono ricche le cronache. C’è infatti un’altra politica, quella buona, quella che riguarda l’appassionato impegno per affrontare e risolvere i problemi della “polis” attraverso l’adozione di scelte che hanno come scopo ultimo il raggiungimento del bene comune.
Proseguendo, ha fatto riferimento anche all’esperienza maturata in qualità di Presidente della Provincia Regionale di Catania quando in seguito alle reiterate minacce mafiose, è stato costretto a vivere sotto scorta per ben otto anni. Poichè lo Stato – ha concluso- è costretto a convivere con la mafia, che rappresenta l’antistato, conviene combatterla per fare trionfare la legalità, l’unica condizione in grado di assicurare la giustizia sociale.
Un impegno, quest’ultimo, che deve essere di tutti, della politica e della società civile, visto che “la politica non è qualcosa che cala dall’alto, ma qualcosa di cui tutti siamo partecipi”.
In rappresentaza della G.d.F. ha parlato il luogotenente Leotta il quale partendo dalla famiglia come entità nella quale ogni componente svolge un compito preciso, ha parlato dello Stato definedolo un insieme nel quale ogni elemento è impegnato a dare il proprio contributo per migliorare le condizione comuni.
Nel suo intervento particolarmente seguito, il Sindaco Caputo anche lui studente dell’ITIS, ha esposto le iniziative che rappresentano l’impegno dell’amministrazione da lui presieduta, insediatasi lo scorso giugno, nella lotta contro la mafia e a difesa della legalità, sottolineando che la legalità si costruisce ogni giorno nelle attività nelle quali ciascuno è impegnato, dimostrando rispetto per le regole e per gli altri e, sopratutto, dimostrando di prediligere la strada del giusto e non la strada dell’utile.
E a proposito di regole, più che mai opportuna è apparsa la frase di John Locke, ” Dove non c’è legge non c’è Libertà”, che ha concluso l’incontro.