La legalità spiegata da chi la vive e la fa rispettare ogni giorno. Nella nostra scuola, l’Istituto Tecnico Economico “G. Russo” di Paternò, in data 15 gennaio 2014 è stata organizzata dal Dott. Cunsolo dell’associazione “Libera impresa”, una conferenza il cui tema mirava a sensibilizzare i giovani su tematiche attuali. Sono venuti a trovarci la dott.ssa Alessia Natale, sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale di Catania e responsabile della sezione usura, il capitano dei Carabinieri e il tenente della Guardia di Finanza di Paternò. Insieme hanno affrontato alcuni temi sulla legalità, parola non sempre e facile da comprendere e spesso bisogna difficile da fare rispettare. Per capire bene cosa realmente significhi il termine “legalità” bisogna catapultarsi indietro nella storia scoprendo così l’origine della parola. Il principio di legalità si afferma dopo la Rivoluzione Francese del 1789. Sorge come risposta al potere e all’oppressione dell’Ancien Regime. La legalità in uno Stato è fondamentale, con essa si intende tutto quel complesso di diritti e doveri di ogni cittadino che permette una vita serena al singolo individuo all’interno di una società. Ma ormai, i principi quali il rispetto e la moralità sono andati persi o mutati. A tal proposito grazie al capitano dell’arma dei Carabinieri, al tenente delle fiamme gialle e alla dott.ssa Natale, siamo riusciti a comprendere quelle che sono le attività che svolgono le organizzazioni criminali ai danni degli onesti cittadini. Lo Stato prova ogni giorno ad opporsi a questi gruppi illegali ma il percorso non è per nulla facile. Essi sono ben organizzati e sono comunemente conosciuti con i nomi di mafia , ‘ndrangheta e camorra. Tali organizzazioni nascono con scopi economici e diventano un cancro per la società. Inoltre si è parlato del terrorismo che è fondamentalmente differente, in quanto il suo scopo non è finanziario ma prettamente politico. Insomma tutto questo evidenzia come la realtà delle organizzazioni criminali è più viva che mai nell’Italia dei nostri giorni. A tal proposito i dibattiti con le autorità presenti in aula sono stati molteplici; alcuni degli alunni esponevano il problema ribadendo che la criminalità anziché diminuire aumenta in maniera esponenziale. Tutti ovviamente ci chiediamo: ma quali sono i problemi reali? “Punizioni poco severe e combattimento impari” ha evidenziato uno degli alunni presenti in aula. Gli agenti dell’arma hanno spiegato a loro volta come sia difficile intervenire in certi casi e come per certi aspetti la testimonianza della gente sia fondamentale. E’ sbagliato pensare che una denuncia sia poco rilevante, il minimo contributo in questi casi può essere determinante per le indagini. Il capitano dei Carabinieri ha più volte sottolineato come la denuncia di grossi imprenditori sia stata determinante nella cattura di gente affiliata ad associazioni criminali.
L’articolo è stato redatto dagli studenti dell’I.T.E. G. Russo di Paternò (CT)
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