Catania 29/10/2020
l’aggravante di aver agito col metodo mafioso. Inchiesta della Guardia di Finanza. Ecco i particolari.
Non solo il covid-19, non solo la crisi. Non solo il nuovo Dpcm.
Gli imprenditori del settore della ristorazione rischiano di finire nella morsa degli usurai. E, purtroppo, non si tratta solo di una possibilità. La Guardia di Finanza ha arrestato Luigi Celi, 33 anni, accusato di aver prestato denaro col tasso del 120% a un ristoratore.
Le indagini sull’usuraio
Un’indagine complessa quella del nucleo di polizia economico-finanziaria di Catania. Analizzando la posizione finanziaria di un ristoratore, aggravata con il coronavirus, sono risaliti alla sua condizione di vittima di usura. Per accertarla hanno predisposto servizi di appostamento in un distributore di Misterbianco e incastrato il 33enne catanese Luigi Celi. Documentato il pagamento di una rata del “prestito” concesso
“Metodo mafioso”
La Guardia di finanza Ha documentato le “accertate, plurime frequentazioni di Celi con soggetti appartenenti alle famiglie mafiose del clan Santapaola-Ercolano”. Contestata l’aggavante di aver agito col metodo mafioso. Durante la perquisizione domiciliare, la finanza ha scovato mille euro in contanti e una pistola detenuta dal padre di Celi: denunciato.
Fonte Livesicilia, scritto da Antonio Condorelli
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