borse di studio

Questa mattina, nella splendida cornice della Biblioteca del Tribunale di Catania, si è concluso con la consegna delle borse di studio al merito il percorso scolastico 2024/2025 promosso da Libera Impresa, Associazione Antiracket e Antiusura.

È il tredicesimo anno che il nostro presidente Rosario Cunsolo dedica ai giovani questo progetto, costruito con dedizione, passione e un impegno quotidiano che – seppur spesso invisibile – oggi è stato ripagato nel modo più bello possibile: dai sorrisi, dall’emozione e dalla gratitudine degli studenti.

Vederli insieme, ragazzi e ragazze provenienti da scuole diverse, uniti nel segno della legalità e della cultura, ci ha ricordato che investire nei giovani è la nostra più alta forma di impegno civile.

A questa iniziativa hanno aderito 👮‍♂️ Le Forze dell’Ordine che, con i loro premi hanno gratificato gli studenti per il lavoro svolto.👩‍⚖️ I Magistrati con la DDA di Catania hanno scelto un elaborato che ha saputo fotografare il fenomeno del racket, e le dinamiche mafiose nel nostro territorio. ⚖️ Gli Avvocati del consiglio dell’ordine di Catania, hanno scelto due lavori che sintetizzavano il fenomeno. 📰 I Giornalisti, con la testata “La Sicilia” ha scelto il tema più toccante. Oggi, a consegnare i premi i rappresentanti delle Forze dell’Ordine tra cui Il Capitano Alfio Mirabella (Guardia di Finanza) Il Dott. Montemagno (Polizia di Stato), Il Dott. Felice Puzzo (D.I.A), Il Capitano Casamassa (Carabinieri), Il Presidente dell’Ordine degli Avvocati, Antonio Guido Distefano, con le avvocate Alessia Falcone e Isabella Altana. La Commissione Regionale Antimafia, rappresentata dallOn. Jose Marano, ha consegnato un importante riconoscimento a fronte di un elaborato presentato. Il magistrato Sebastiano Ardita (D.D.A.), La giornalista Laura Distefano (quotidiano “La Sicilia”).

Un ringraziamento speciale va al Viceprefetto Dott.ssa Rosaria Maria Giuffré, per il costante supporto durante ogni tappa del progetto e al Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Catania che ci ha ospitati in un luogo simbolo della cultura, la biblioteca forense, presso il Tribunale di Catania.

Libera Impresa ha consegnato tre premi ed ecco i nomi e le motivazioni

Borsa di studio sul merito 2024/2025 legata al fenomeno del racket dell’usura, della mafia e della criminalità organizzata.

  1. Autore: Alessandra Pappalardo, classe IV° Ac I.I.S. Liceo Classico “G. Verga” Adrano. Titolo elaborato: “Più cosa loro o più cosa nostra? Un passato che non passa”. Premio in denaro di €. 200,00 destinato al primo classificato.
  2. Autore: Giorgia Rapisarda, classe V° A I.I.S. Liceo Scientifico “Galileo Galilei” Catania. Titolo elaborato: “La storia di Nino, un uomo “normale” “. Premio in denaro di €. 150,00 destinato al secondo classificato.
  3. Autore: Valentina Favara, classe IV° C I.I.S. Liceo Scientifico “Galileo Galilei” Catania. Titolo elaborato: “Incontro Associazione Antiracket”. Premio in denaro di €. 100,00 destinato al terzo classificato.

“ la cultura della legalità deve penetrare nelle coscienze di tutti, nelle scuole, negli uffici, nelle sedi pubbliche, serve un’opera culturale e sovversiva contro la mafia che passi dai giornali ai social media, dai libri al cinema, tenendo sempre a mente lo stesso obiettivo”, questo scrive Alessandra Pappalardo, nel suo elaborato, ha saputo ricercare, analizzare e articolare il fenomeno del racket in modo attento e reale, mettendo in luce modalità e dinamiche diverse su tutto il territorio nazionale.

Le sofferenze di un uomo, della sua famiglia, il contesto sociale dove aveva deciso di realizzare il suo sogno, aprire un’officina tutta sua, i sacrifici per portarla avanti, non rispettava orari, il lavoro prima di tutto. Un sogno distrutto, annientato da gente senza scrupoli, senza cuore, senza anima, senza dignità. Questa è la storia raccontata da Giorgia Rapisarda, in una esposizione unica e toccante.

Un articolo giornalistico che fa intravedere un orientamento già maturo, un futuro verso il giornalismo, un evento raccontato con precisa dovizia e trasparenza. Questo è il motivo che ci ha spinti a dare un premio a Valentina Favara, a cui auspichiamo una libera e attenta informazione, fondamentale per la conoscenza, alla protezione del diritto e alla libera espressione, garantita dall’articolo 19 della nostra costituzione.

Ma il GRAZIE più grande va a loro, gli studenti: con i loro elaborati hanno dimostrato talento, impegno e profondità di pensiero. Grazie ai loro insegnanti e dirigenti scolastici, veri alleati della cultura della legalità.

Perché la legalità non è un concetto astratto, è un valore che va trasmesso, vissuto, costruito, e deve passare dai più giovani: loro sono il domani, il nostro domani.

Grazie al presidente Rosario Cunsolo, a tutti i soci e sostenitori di Libera Impresa. È grazie a voi se, anche quest’anno, possiamo dire con orgoglio:

“NE VALE LA PENA, SEMPRE.”

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    • Categoria dell’articolo: Luana Ilardo
    • Articolo pubblicato:28 Maggio 2025