Quattrocchi nella sua interpellanza, evidenzia alcune circostanze che non sono nemmeno citate nell’atto firmato dal sindaco. Il consigliere comunale infatti ricorda che “in data 26/09/2018, il primo cittadino catenoto invitava formalmente il responsabile dello Sportello, Salvatore Strano, all’intitolazione del largo “Vittime di mafia”. Inoltre il 16 ottobre 2018, quindi quasi un anno fa, “Strano – proprio in qualità di responsabile dello sportello Antiracket – ha protocollato la richiesta di rinnovo di affidamento dei locali alla quale – scrive il consigliere – non risulta essere stata data alcuna risposta né dagli Uffici né, tantomeno, dall’Amministrazione”.

Quattrocchi è deciso a far sentire la sua voce, anche in considerazione degli ultimi fatti avvenuti nella provincia etnea. “Viviamo un periodo particolare – afferma – nel quale già due Comuni a noi vicini sono stati sciolti per mafia (Misterbianco e Trecastagni) e nel quale l’usura ed il racket delle estorsioni non sono mai venuti meno. Sono certo che, pur nel silenzio, lo sportello di Libera Impresa ha fornito assistenza a chi ha voluto denunciare illegalità o infiltrazioni mafiose”. Non bisogna dimenticare, ad esempio, che è grazie allo sportello che alcuni commercianti di Acireale hanno denunciato i loro aguzzini. E quegli stessi aguzzini sono, ora, sotto processo nel cosiddetto procedimento Aquilia.

Spero che l’Amministrazione Oliveri torni sui propri passi – si augura Quattrocchi – che conceda di nuovo gli spazi. Spero che il silenzio dei consiglieri di maggioranza sul punto venga spezzato in maniera chiara e limpida. Aci Catena non può permettersi – conclude – di perdere l’ennesimo baluardo di civiltà”.

FONTE LIVESICILIA CATANIA