Al Liceo Giovanni Verga di Adrano il terzo appuntamento “Borsa di Studio sul Merito” legato alla tematica del racket delle estorsioni, dell’usura e della criminalità mafiosa.

Il Progetto promosso dall’Associazione Antiracket Antiusura Libera Impresa e dalle Istituzioni come la Procura della Repubblica di Catania, dalle Forze dell’Ordine, dalla Commissione Regionale Antimafia, dalla Fondazione Ymca UniNettuno Catania, dalla testata giornalistica “La Sicilia” di Catania e da Sud Press Catania.

L’obiettivo dell’iniziativa è sensibilizzare gli studenti, tramite il coinvolgimento delle strutture scolastiche, al valore civile ed educativo della legalità nonché delle attività svolte dall’Antiracket, dalla Magistratura, dalla Prefettura e dalle Forze dell’Ordine, favorendo così la loro libera espressione creativa e spontanea sulla tematica, attraverso la rappresentazione degli elaborati proposti.

Un dibattito formativo sul tema del racket e del fenomeno mafioso nel territorio Etneo dove gli studenti hanno interagito con gli organizzatori in modo costruttivo, con passione e tanta curiosità.

La tematica è stata affrontata dagli Studenti/esse ponendo domande precise e pertinenti ai relatori come:

 “ Il Racket è realmente un sistema di cui la Mafia si serve per incamerare denaro o c’è altro dietro al fenomeno?

E anche “In che modo la tecnologia sta cambiando il modo in cui la Guardia di Finanza combatte le attività

illecite? “  questi tra i quesiti posti dalle studentesse e dai studenti verso i docenti speciali di oggi.

Le risposte hanno visivamente soddisfatto le curiosità di tutto il corpo scolastico anche perchè i relatori sono stati abili nelle risposte come l’esposizione in materia di riciclaggio enunciata dal Capitano Niccolò Prosperi della G.d.F di Paternò. Il Capitano GianMauro Cipolletta dei Carabinieri di Paternò, ha saputo affascinare i partecipanti raccontando le ultime operazioni sul territorio, lo stesso ha fatto il Commissario di Adrano Paolo Leone che con il coordinamento di squadra, ha messo al sicuro personaggi appartenenti a famiglie mafiose locali. Il Dirigente della Direzione Investigativa Antimafia, dott. Giuseppe Emiddio, ha spiegato il ruolo di questo apparato interforze voluto dal Magistrato Giovanni Falcone, che in silenzio e dietro le quinte si occupa  di prevenzione e repressione dei fenomeni mafiosi.

La Dott.ssa Rosaria Molè, sostituto Procuratore del Tribunale di Catania, ha invece spiegato com’ è importante il coordinamento tra la Procura e le forze dell’Ordine, sottolineando che le indagini e le conduzioni di un Magistrato, sono indispensabili per raggiungere risultati incontrovertibili per le accuse davanti al Giudice.

L’Onorevole Josè Marano, componente della Commissione Regionale Antimafia, ha spiegato il ruolo dell’ente che serve da osservatorio speciale nel seguire le attività di contrasto attraverso le Forze dell’Ordine per poi mettere a punto leggi più incisive e facilitare i risultati investigativi.

L’associazione, con la testimonianza di alcuni imprenditori che hanno denunciato raccontando come le istituzioni gli sono state vicine e come si sono liberati da quelle vessazioni capaci di umiliare la dignità di un lavoratore, di un padre di famiglia di una mamma, ha animato gli studenti in insolite domande che hanno coinvolto tutti i relatori a rispondere e a incoraggiare la denuncia.

La Dott.ssa Rosaria Giuffrè, Vice Prefetto, ha esortato gli studenti a continuare con gli studi, unico modo per contrastare il fenomeno sociale che investe tutte le comunità e ha pure spiegato le funzioni istituzionali delle Prefetture.

Il Presidente di Libera Impresa Rosario Cunsolo, ha ringraziato il dirigente Scolastico Prof.ssa Loredana Lorena, per l’accoglienza, la professionalità  e la consapevolezza di affrontare certe tematiche a cuore di ogni Docente del suo Istituto Scolastico, non posso dimenticare le parole che sono state espresse a favore di queste iniziativa “ Le parole pronunciate oggi in Auditorium, sono il supporto educativo che rafforza il nostro intervento formativo in qualità di docenti e che ci aiuta a prendere ancora più consapevolezza a non demordere da questo importante quanto necessario compito”.

Adrano 25/Marzo/2024