Jose Marano - sicilia5stelle

Belpasso 09/09/2023

Davanti a una granita con brioche, in un famoso bar antimafia di Belpasso, ho avuto il piacere di scambiare idee e di cercare soluzioni per alleviare e sostenere le violenze subite dagli imprenditori vittime di estorsioni e di usura.

Josè Marano, componente della commissione Regionale Antimafia, sensibile e consapevole delle violenze psicologiche subite dagli imprenditori, comincia a confrontarsi su soluzioni e tematiche atte ad aiutare le vittime e soprattutto a fargli sentire il sostegno delle Istituzioni.

Una donna capace di ascoltare, prendeva appunti e consigli per poi poterli trattare, con il resto della commissione, la granita però si scioglieva, il suo interesse era di ascoltare, Josè fermati, finiamo la nostra meravigliosa granita, si ma continuiamo con i nostri impegni, le imprese devono svilupparsi, dobbiamo mettere in campo le migliori soluzioni per arginare questo fenomeno che frena lo sviluppo economico.

Meravigliato della sua passione, ho capito che con lei potevamo mettere in campo idee e mezzi necessari per arginare il fenomeno e soprattutto  riporre in lei  incondizionata fiducia.

Finita la granita, mi venne in mente di fargli una domanda, gli chiesi, quali erano per lei gli obiettivi politici più ambiziosi, mi guardò stupita e mi disse, sai che è una domanda che non mi è stata fatta da nessuno?

Comunque in coscienza ti darò una risposta che mi viene dal cuore,

“Mi piacerebbe governare la nostra terra per iniziare un vero e concreto cambio di rotta”.

Tra l’altro, continua, “i governi che si sono susseguiti nei decenni hanno mantenuto ‘’lo status quo’’ e nessuno ha avuto il coraggio, ne tanto meno la volontà di invertire la rotta, tantè che i problemi di vent’anni fa, sono gli stessi che oggi affrontiamo in Assemblea Regionale Siciliana”.

“Credo nei Siciliani, nella loro grande passione, nella loro intraprendenza, ma mi accorgo sono intrappolati nella rete del malaffare e del disinteresse di chi li ha governati nel tempo” .

“Qualcuno decenni fa diceva che i partiti sono macchine di potere e clientela, beh non è cambiato nulla nel 2023”.

Ti faccio un’altra domanda: La sua esperienza in commissione antimafia?

Risposta:

“Far parte della commissione parlamentare antimafia è per me un onore. Ho scelto di farne parte perché sentivo di voler dare il mio contributo nell’andare a fondo nello studio del fenomeno mafioso”.  Ritengo che In questo primo anno abbiamo già affrontato tantissime problematiche, una di quelle che mi sta più a cuore è il largo consumo del crack da parte dei giovani ( e non solo) i quali talvolta perdono pure la vita”.

“Il fenomeno è più diffuso di quanto si possa immaginare e non ha confini geografici in Sicilia, né tanto meno tra le fasce sociali e di età”. “Una piaga sociale che ancora non viene affrontata come si dovrebbe”.

Domanda:

Desideravo sapere quali sono i cambiamenti che le stanno più a cuore?

Risposta:

Sono molte le cose che ho a cuore e che farei se fossi Presidente della Regione Siciliana.

“Innanzi tutto “L’indipendenza energetica”  è un tema fondamentale, si potrebbe produrre una quantità infinita di energia diventando una regione autonoma e fiorente soprattutto per lo sviluppo economico di imprese e famiglie, penso pure all’agricoltura, alla tutela dei nostri prodotti agroalimentari, insomma, bisogna ripensare al concetto di mobilità sostenibile e consentire ai Siciliani di vivere in un isola accettabile per evitare che i giovani emigrino”.

L’ultima domanda, Un desiderio, il sogno che coronerebbe la sua esperienza politica

Risposta:

“Ho tanti sogni, uno è quello di vedere le persone libere e gioiose. Oggi c’è troppa gente oppressa da questa società e si sta abbassando il livello di qualità della vita, si respira un’aria ostile e non serena”.

“Se potessi incidere per poter contribuire ad invertire questa tendenza ciò renderebbe la mia esperienza politica appagante”. “Per far ciò dovrei governare, chissà per quando tempo, (risatina).

Ti faccio una citazione che amo, Sandro Pertini disse: “Gli uomini, per essere liberi, è necessario prima di tutto che siano liberati dall’incubo del bisogno”.

 

L’intervista è stata realizzata da Rosario Cunsolo, presidente di Libera Impresa.